
data della fine del mondo: lo aveva detto lo scienziato più famoso-djlatino.it
La fine del mondo ha davvero una data? Ecco che cosa aveva detto questo noto scienziato in proposito.
C’è qualcosa, in ciò che non conosciamo, che ci affascina e incuriosisce. L’idea della fine del mondo ha, da sempre, suscitato grande interesse e intrigato milioni di persone. È il pensiero dell’imponderabile, di una fine imminente, che da millenni attraversa culture, religioni e scienze. L’uomo cerca, da sempre, di dare una spiegazione a ogni cosa, in particolar modo il senso della sua esistenza, il suo ruolo nell’Universo e le tracce che l’umanità lascerà dopo di sé.
Le teorie sulla fine del mondo sono tante, e ognuna ha la sua narrazione. I Maya avevano previsto il grande reset per il 21 dicembre 2012, scatenando un’ondata planetaria fatta di contraddizioni, tra panico e ironia. Prima ancora, c’era chi indicava nel passaggio del millennio, l’inizio del collasso tecnologico. Altri guardano alle stelle e alle probabili collisioni che potrebbero distruggere per sempre il pianeta terra.
Ma cosa ci spinge a credere a queste profezie? Forse è il bisogno tutto umano di trovare una trama, un finale, in una realtà che spesso ci appare come inspiegabile. O forse è solo un modo per esercitare il controllo sull’incontrollabile. Eppure, tra le tante ipotesi, ce n’è una che non arriva da veggenti o ciarlatani, ma da uno dei più celebri scienziati di sempre. E secondo lui, la fine del mondo avrebbe una data precisa.
La data della fine del mondo: ecco cosa ha predetto il famosissimo scienziato
Non era solo un genio della fisica, né semplicemente l’uomo che scoprì la legge di gravità, grazie a un albero di mele.

Isaac Newton, figura monumentale del pensiero scientifico, aveva anche un lato meno conosciuto, quasi mistico. Non tutti sanno, infatti, che lo scienziato era appassionato delle Sacre Scritture. Lontano dai riflettori accademici, Newton trascorse interi anni immerso nello studio delle profezie bibliche, con lo stesso rigore con cui affrontava una questione scientifica. E fu proprio a seguito dello studio di queste pagine, che formulò una delle sue teorie più sorprendenti. Secondo Newton, la fine del mondo, o meglio, avverrà nel 2060.
L’anno è stato stabilito dallo scienziato grazie a uno studio sistematico. Newton interpretò simbolicamente i “1.260 giorni” citati nelle profezie come anni, seguendo una logica diffusa tra i teologi del suo tempo. Fissò nell’anno 800 d.C. l’inizio della supremazia papale e da lì tracciò un conto alla rovescia lungo tredici secoli.
Secondo questa visione, il 2060 segnerebbe la caduta di un ordine ormai corrotto e l’alba di una nuova era. Si tratterebbe, dunque, non tanto della fine del mondo, quanto piuttosto dell’inizio di una nuova epoca. Per Newton, l’anno 2060 segnerebbe il ritorno di Cristo e l’instaurarsi di un regno spirituale di pace duraturo.