
Volo cancellato, puoi ottenere il rimborso solo in questo modo: cosa devi fare - Djlatino.it
Se il tuo volo è stato cancellato ti devono un ricco rimborso ma se non lo chiedi non riceverai nulla: cosa devi subito fare.
Un blocco senza precedenti del traffico aereo nel Nord Italia ha provocato un’ondata di disagi e proteste tra i passeggeri nel weekend del 28 e 29 giugno.
La causa principale è stata un guasto tecnico ai sistemi radar del centro ENAV che controlla l’area nord-occidentale del Paese, con conseguente sospensione delle operazioni in sei aeroporti strategici: Milano Malpensa, Linate, Bergamo Orio al Serio, Torino Caselle, Pisa e Modena. L’evento ha coinvolto 320 voli e migliaia di viaggiatori, costretti a rivedere improvvisamente i propri piani di viaggio.
Disagi e diritti dei passeggeri: cosa prevede la normativa europea
Nonostante il disservizio derivi da un problema tecnico esterno alle compagnie aeree, i passeggeri hanno diritto a ricevere assistenza immediata e gratuita secondo il Regolamento (CE) n. 261/2004. Questa normativa tutela i viaggiatori in caso di ritardi o cancellazioni, imponendo ai vettori di fornire:
- pasti e bevande adeguati in base alla durata dell’attesa;
- sistemazione alberghiera in caso di necessità di pernottamento;
- trasporti da e verso l’alloggio;
- supporto per comunicazioni con familiari o servizi di emergenza;
- rimborso delle spese documentate e ragionevoli sostenute durante l’attesa.
Tuttavia, è fondamentale sottolineare che non è previsto alcun indennizzo economico se la causa del disservizio è un evento eccezionale come il guasto ai radar, fuori dal controllo diretto delle compagnie. Ciò significa che i vettori non sono obbligati a pagare risarcimenti, ma devono comunque garantire assistenza e rimborsi per spese comprovate. I viaggiatori colpiti da cancellazioni hanno il diritto di scegliere tra tre opzioni:
- ottenere il rimborso integrale del biglietto;
- essere riprotetti su un volo alternativo verso la destinazione finale nel minor tempo possibile;
- posticipare la partenza a una data più comoda.
Qualora la compagnia non riesca a offrire una soluzione rapida, i passeggeri possono organizzarsi autonomamente utilizzando altri mezzi di trasporto, come treni o autobus, e richiedere il rimborso totale esibendo le ricevute delle spese sostenute. Un aspetto spesso trascurato è la necessità di conservare tutti gli scontrini e le ricevute relativi ai costi affrontati durante l’attesa, inclusi pasti, bevande e alloggi. Solo le spese documentate e considerate ragionevoli possono essere rimborsate dalle compagnie aeree.

Il blocco del traffico aereo ha generato non solo disagi ma anche forti tensioni politiche e legali. Diverse associazioni di consumatori, tra cui Codacons e Assoutenti, hanno denunciato la situazione e annunciato azioni legali. Codacons ha presentato un esposto alla Procura di Milano per verificare se il blocco costituisca un’interruzione di pubblico servizio, mentre Assoutenti ha definito “inaccettabile” che un singolo malfunzionamento possa paralizzare un intero sistema radar regionale.
Il tema è approdato anche in Parlamento, dove i deputati del Partito Democratico Anthony Barbagallo e Andrea Casu hanno presentato una interrogazione rivolta al Governo per sollecitare chiarimenti sulla gestione dell’emergenza e la trasparenza delle comunicazioni durante la crisi. I parlamentari hanno puntato il dito contro la mancanza di un piano di emergenza efficace e la scarsità di informazioni fornite ai passeggeri nelle ore critiche.
In questo contesto, l’episodio rappresenta un campanello d’allarme sull’importanza di potenziare e modernizzare le infrastrutture di controllo del traffico aereo, così da evitare che simili disservizi si ripetano in futuro, con ripercussioni economiche e sociali rilevanti per il sistema dei trasporti nazionale.